Pacquiao rovina la festa a De La HoyaIl pugile filippino batte il campione nel suo ultimo match; Oscar De La Hoya sconfitto per KO tecnico in un match esibizione a Las Vegas che chiude con una nota stonata la sua incredibile carriera professionistica
Rischiava De La Hoya; e sapeva di rischiare contro Manny Pacquiao, nonostante il filippino fosse per la prima volta costretto a misurarsi con un pugile di gran lunga più grosso e pesante di lui sotto l'aspetto strutturale, nonostante Pacquiao pur di garantirsi la borsa si fosse sottoposto a un percorso fatto di diete e di allenamenti pesanti pur di guadagnare i chili necessari, nonostante nessuno pensasse che all'ultimo match in carriera il 10 volte campione del mondo Oscar De La Hoya potesse perdere.
E Pacquiao ha confermato i rischi del mestiere infliggendo a De La Hoya una sconfitta per KO tecnico all'ottava ripresa in un non-title match che si è combattuto all'MGM Arena di Las Vegas. Una sconfitta pesante e sostanzialmente giustissima.
Misurandosi per la prima volta in carriera nei welter, il campione dei pesi piuma Pacquiao ha dominato De La Hoya dall'inizio alla fine dimostrandosi in condizioni migliori, più lucide ma soprattutto garantendosi colpi e punti pesanti già dal primo round e costringendo De La Hoya a inseguire fin da subito. Alla fine dell'ottava ripresa, con De La Hoya pesantemente segnato sul volto dai colpi di Pacquiao ha dato un segnale all'angolo e il suo allenatore Nacho Beristain non se lo è fatto ripetere due volte: e ha fatto fermare l'incontro.
Pacquiao dimostra di poter reggere il confronto in questa categoria anche se il suo avversario non era certamente nelle sue migliori condizioni: "Mi è sembrato in difficoltà, quasi esitante - ha detto il pugile filippino del suo avversario al termine del match - gli mancavano i suoi soliti colpi".
E De La Hoya è stato onesto nel riconoscere la sua netta sconfitta: "Sto bene - è stata la sua prima dichiarazione dopo la sconfitta - semplicemente ne ho avuto abbastanza. Avrei voluto chiedere di più a me stesso per questo ultimo combattimento ma evidentemente non potevo, e forse non era neanche giusto. Evidentemente è questo che mi ha portato a pensare al ritiraro. Ho dato tutto quello che avevo per questo sport...".
Pacquiao (48 vittorie 36 delle quali per KO, tre pareggi e due sconfitte guarda adesso a una possibile sfida contro l'inglese Ricky Hatton che due settimane fa aveva vinto su questo stesso ring contro Malignaggi confermandosi campione dei welterleggeri nella IBO: "Prima le vacanze - ha detto Pacquaio che è reduce da un feroce percorso di allenamenti che lo ha letteralmente rivoluzionato, sia sotto l'aspetto fisico che tecnico portandolo ben al di là del limite dei 60 chili di peso - poi potrò pensare al futuro, e anche a un nuovo avversario".
De La Hoya chiude con dieci titoli in sei categorie di peso diverse e con una sconfitta, la sesta, che chiude il bilancio a 39 vittorie, 30 delle quali per KO su 45 combattimenti: "Non sono sotto shock e non sono neanche arrabbiato. Manny ha combattuto e vinto. Io non ho neppure cominciato a combattere: e ho perso. Mi sono sentito quasi svuotato di energie. Lascio male? No, lascio: con dieci titoli e quindici anni di grande carriera. Non mi sembra un brutto risultato. Questa è solo una sconfitta. L'idea è quella di lasciare ma questo match mi consentirà anche il tempo per pensare. E riflettere con attenzione". Come dire che anche per lui la parola ritiro è stata scritta dai giornalisti forse troppo presto".
