Il 2008 da favola del Dottore

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Youngster
view post Posted on 8/1/2009, 09:02




Il 2008 da favola del Dottore


E' stato sicuramente l'anno della rinascita per Valentino Rossi che, dopo due anni di astinenza, è riuscito a laurearsi nuovamente campione del mondo battendo una serie incredibile di record


Dopo due anni di sofferente astinenza, Valentino Rossi è tornato a dominare in MotoGp. Il 2008, infatti, è stato l'anno della rinascita per il Dottore che ha conquistato il suo ottavo titolo mondiale in carriera (1 in 125cc, 1 in 250cc e 6 tra 500cc e MotoGP) dopo una cavalcata irresistibile impreziosita da straordinarie vittorie al termine di duelli al limite del possibile.

Abbandonate le Michelin, Rossi ha deciso di affidarsi alle Bridgestone: una scelta coraggiosa che il pilota di Tavullia ha voluto con ferocia dopo i moltissimi problemi del 2007 e che alla fine ha pagato. Ma è soprattutto il Valentino uomo a fare la differenza: dopo i problemi relativi alla bufera riguardante la sua evasione fiscale, Rossi ha saputo ritrovarsi e rinascere grazie anche a una maggiore attenzione e cura della preparazione fisica, un sorriso nuovamente disteso e la consapevolezza di essere tornato il 'vecchio Dottore'.

Eppure l'inizio di stagione non era stata delle migliori per Rossi che si era dovuto inchinare a Stoner, Pedrosa e al debuttante compagno di squadra Lorenzo nelle prime tre gare della stagione. In Cina, a Shanghai, ecco la svolta: tre successi di fila (Francia e poi al Mugello) che gli permettono di portarsi in vetta alla classifica mondiale. Proprio a Le Mans, il pilota della Yamaha eguaglia le 90 vittorie di Angel Nieto (che lo festeggia in pista con una maglietta celebrativa), record prontamente battuto il Gp dopo in Italia.

Poi, però, altre 4 gran premi senza salire sul gradino più alto del podio con Stoner che comincia prepotentemente a risalire la china. Si arriva dunque a Laguna Seca, forse la vera svolta della stagione. E' una gara epica, forse una delle più belle della storia del motociclismo dove Rossi e Stoner danno vita a una sfida al limite del possibile. Da paura il sorpasso che il pilota italiano infligge al campione del mondo in carica al 'Cavatappi' passandolo sulla terra: un sorpasso al limite delle leggi fisiche. Stoner, a nove giri dalla fine, finisce nella ghiaia e in molti cominciano a ipotizzare una possibile ricaduta 'psicologica' del campione della Ducati. Ipotesi che si concretizza nelle due successive gare, a Brno e a Misano, dove Stoner cade ancora consegnando praticamente il titolo al rivale.

Rossi colleziona altre due vittorie: il 14 settembre trionfa anche a Indianapolis (dove le moto correvano per la prima volta) centrando la storica vittoria numero 69 in classe regina, battendo così il record di un mostro sacro come Giacomo Agostini. La vittoria numero 70, invece, arriva due settimane dopo a Motegi dove Rossi si laurea campione del mondo con tre gare di anticipo. E' un vero tripudio per il pilota di Tavullia che fa in tempo anche a vincere ancora una gara (in Malesia il 19 ottobre) per poi chiudere la stagione a Valencia (dove si 'accontenta' del terzo posto) con 373 punti in classifica generale: ennesimo record di una stagione da favola, praticamente perfetta o come l'ha definita lo stesso Rossi "la più bella, insieme a quella del 2004, di tutta la mia carriera".

 
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