Jorge Lorenzo conquista la pole del GP degli Stati Uniti sul tracciato di Laguna Seca. Subito dopo aver fatto segnare il miglior tempo in 1'21"678, lo spagnolo è stato disarcionato dalla sua Yamaha M1. Un brutto volo, imitato pochi istanti dopo da Casey Stoner, lanciato in aria dalla sua Ducati. L'australiano conquista comunque il terzo tempo, mentre Valentino Rossi si aggiudica la seconda piazza, staccato di 167 millesimi dal compagno di marca.
Il triangolo di Laguna Seca, quello formato dai tre leader della classifica mondiale, ha rischiato di rompersi in un turno di qualifica piuttosto teso.
Teso come Jorge Lorenzo, che scivola senza conseguenze a venti minuti dal termine della sessione, torna ai box piuttosto agitato, esce e conquista di forza la pole. Peccato che poi non festeggia perché nel tentativo di migliorarsi finisce a gambe all'aria, con un volo molto simile a quello fatto sempre su questa pista, ma nel 2008.
Teso come i nervi di Casey Stoner, che prima limita le sue uscite dai box per non affaticarsi troppo, poi sembra avere un buon passo, ma a pochi secondi dalla bandiera a scacchi finisce a gambe all'aria. Una caduta molto simile a quella dello spagnolo, con il pilota che viene sparato in aria prima di rotolare nella via di fuga.
Teso fino all'ultimo giro buono Valentino Rossi, che lavora duramente sul bilanciamento della sua M1 per buona parte del turno e agguanta una seconda posizione importante. Poi però si ritrova da solo nel ring delle interviste, sensazione poco piacevole per qualsiasi pilota, visto che i suoi diretti rivali sono al centro medico.
Quindi dei soli tre piloti capaci di scendere sotto il muro dell'1:22, due partiranno acciaccati: per Lorenzo una lussazione alla spalla destra, mentre sembra scongiurata la frattura del 4°/5° metatarso del piede. Per Stoner invece si parla solo di una contusione all'anca destra. Scongiurati problemi serie, entrambi dovrebbero quindi prendere regolarmente il via della corsa.
Le due Honda di Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, rispettivamente quarta e quinta, pagano un distacco di 4 decimi abbondanti dai primi, ma in gara potrebbero diventare dei clienti scomodi se quelli davanti dovesserò accusare le "botte" delle qualifiche.
Buona anche la prestazione di Toni Elias, sesto, che precede i due american-boys, Colin Edwards e Nicky Hayden. Chiudono la top ten le Suzuki di Chris Vermeulen e Loris Capirossi, attanagliate da una serie di problemi tecnici.
Undicesimo tempo per Marco Melandri, che precede Alex De Angelis e Sete Gibernau, mentre si deve accontentare dlla quattordicesima piazza Randy De Puniet. Chiudono la griglia di partenza, James Toseland, Niccolò Canepa e Gabor Talmacsi. Di Matteo Cappella
4 luglio 2009
