Il sosia di Clark Kent si riscatta, Webber perfetto anche grazie a Newey. Hamilton: voto 1

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Riccardo811
view post Posted on 13/7/2009, 08:35




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MARK WEBBER: 10 E LODE. Perché mette insieme la prima pole e la prima vittoria all'onorata età di 32 anni e 11 mesi e nello stesso fine settimana. Una prova di nervi perché il copione in sé non ha nulla di prevedibile. Il contatto con Barrichello alla partenza gli vale un passaggio aggiuntivo in corsia box. Roba da rovinare l'occasione della vita e ammazzare il morale di chiunque. Ma nulla da fare: Mark si è alzato bene, si è guardato allo specchio, ha finalmente scoperto la somiglianza con Clark Kent e invece della tuta Red Bull si è infilato quella di Superman. Il risultato, ovvio, è sorprendente.

SEBASTIAN VETTEL: 8. Parte quarto, chiude secondo. Recupera punti su Button, mantiene la calma nel weekend di grazia del suo compagno di team. Commette un solo errore all'inizio quando, impaziente, prova a passare Massa e finisce lungo. Non è ancora pronto per la beatificazione ma c'è da dire che il ragazzo si applica. Riesce anche a sorridere davanti alla gloria dell'altro. Beh bravo.

ADRIAN NEWEY: 9. Si parla sempre dei piloti. Vale la pena di dare un voto a questo signore che zitto, zitto sta togliendo la scena alle Brawn dell'eterno rivale Ross. Ha la faccia meno mediatica di tutti i tempi, non ti verrebbe in mente di intervistarlo nemmeno in un giorno di piatta. Ma il vero miracolo lo sta facendo lui. Calcoli, disegni, umiltà, lavoro.

COMMISSARI FIA: 0. Provano ad ammazzare il mondiale rifilando sul più bello un drive through a Webber. Guardi e riguardi le immagini e fai fatica a condividere. Ma le nonne dicevano che il diavolo fa le pentole....Brave nonne!

FELIPE MASSA: 8. Dopo una qualifica in affanno, in una stagione in cui è più facile arrendersi che tenere duro, Felipe è la certezza della Ferrari. Se la macchina gira lui è un riferimento. Concreto, presente. Il podio è una giusta ricompensa per chi continua a crederci. Lui e tutta la squadra.

KIMI RAIKKONEN: 9 (ALLA SFIGA). La Ferrari se la cava bene e Sutil decide di servirgli una vendetta covata per un anno intero (Monaco 2008). Una bella botta (piuttosto gratuita) in uscita box gli dà uno scossone. Poi un foro nel radiatore porta alla catastrofe. La macchina perde potenza. Ritiro. La colpa non è sua. Succede. Peccato. Un consiglio: si munisca di orpelli portafortuna, magari a qualcosa servono.

ADRIAN SUTIL: 10 AL RANCORE.

BARRICHELLO: 4. Parte secondo, chiude sesto dietro a Button. Ma come? Ok c'è stato un rifornimento un po' troppo lungo per un problema al bocchettone. Se vogliamo fare i sospettosi possiamo anche buttare lì che è strano che capitino sempre a lui. Però non ha saputo beneficiare della penalizzazione di Webber, non ha approfittato di un Kovalainen che si è tenuto il gruppo intruppato alle spalle fino alle prima sosta. Cosa deve succedere perché vinca? Un'epidemia di influenza messicana che tiene a letto tutti gli altri?

BUTTON: 6. Fa il compitino ma i mondiali non si vincono così. Si sbrighi a tornare fuori perchè per darsi alla politica dei punti è troppo presto e c'è il rischio forte che alla lunga non paghi. Non mostra grande smalto e probabilmente mago Ross Brawn non lo agevola con una strategia a tre soste (con le morbide che si sfaldano nel finale). Ma attenzione perché Vettel e Webber spingono in due. C'è gran poco da ridere.

HAMILTON: 1. Dovrebbe essere il numero del campione del mondo, quello che si ritrova sul musetto. E' il voto che si becca uno che si fa fuori da solo, subito, per nulla. Va bene essere aggressivi alla partenza. Va bene mostrare di volere il massimo sempre. Ma se nell'unico giorno buono della McLaren fori a tempo record e chiudi in fondo al gruppo, ad un giro dal primo, meglio che rivedi le tattiche.

12 luglio 2009
 
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