In una lunga intervista rilasciata al "Mundo Deportivo", Zlatan Ibrahimovic si dice totalmente entusiasta del Barcellona e rivela particolari sulla vicenda del suo trasferimento. "Qui sono tutti fortissimi, Messi è da playstation -ha detto lo svedese- ripetersi sarà difficile, ma mi vedo già nel prossimo poster con la Coppa. Raiola mi disse che il Barça mi voleva, ma l'operazione era difficile: io risposi, facciamo in modo che non lo sia..."
"Ho firmato per una squadra vincente -continua Ibra- sapete cosa significa questo? Che ogni giorno devi superarti, in ogni partita trovi qualcuno che darà il 200% per battere il Barcellona, fare la partita della vita. Ma tu sei il più forte e lo devi dimostrare in ogni partita".
Sui compagni e l'allenatore grandi spolverate di zucchero. Che magari, i precedenti compagni e il precedente allenatore non interpreteranno benissimo: "Messì è incredibile. E' da playstation, anzi, è la playstation! Come fa non so, ma so che è meraviglioso. Però ti giri a sinistra e c'è Henry, giri la testa e c'è Iniesta, arriva Xavi e tu pensi: qui sono tutti grandi. Guardiola? Chi non conosce e ammira Guardiola, non ha capito niente del calcio".
Sulle ambizioni stagionali, idee chiarissime: "Non so cosa avrei dato per essere uno della squadra a Roma, quando il Barça ha vinto la Champions. Nella foto del Bernabeu ci sarò anch'io, come campione d'Europa. Vedrò come vengo (ride). So cosa significherebbe per il club vincere la Coppa in quello stadio. Per questo dico che sarò nella fotografia. E' la mentalità, la nostra forza. Sarà bello, al Bernabeu..."
Infine, un'ultima domanda e un'ultima risposta che conferma -o perlomeno non smentisce- la notizia delle pressioni attuate dallo stesso Zlatan per andarsene dall'Inter e raggiungere "la squadra dei suoi sogni": Ibrahimovic è blaugrana perché ci ha creduto come nessuno? "Senza dubbio. Io e il mio agente (Mino Raiola, ndr) ci abbiamo creduto forse più dello stesso Barcellona, che pensava fosse impossibile. Noi invece sapevamo che non era così, bisognava solo collaborare e crederci. Quando Raiola mi disse che il Barça riteneva fosse tutto troppo complicato, io gli risposi di no, dissi che avremmo fatto in modo che non fosse complicato. E ora sono qui felice, con tanta voglia di giocare, di vincere, di divertirmi"
2 agosto 2009
