Serie A - Berlusconi "Ronnie come Bolt..."

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Youngster
view post Posted on 18/8/2009, 11:04




Serie A - Berlusconi "Ronnie come Bolt..."


Era un Berlusconi in grande forma, tanto per cambiare, quello che si è presentato, ieri sera, davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti assiepati davanti al ristorante in cui il patron rossonero ha cenato con la squadra


Era un Berlusconi in grande forma, tanto per cambiare, quello che si è presentato ieri sera davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti assiepati davanti al ristorante in cui il patron rossonero ha cenato con la squadra, festeggiando la vittoria ai rigori sulla Juve nel trofeo Berlusconi.

Occasione gradita per tornare su alcuni tormentoni dell'estate, a cominciare dall'investitura ufficiale del nuovo messia rossonero... Huntelaar? Pato? Ovvio che no, occhi e pensieri sono tutti per Ronaldinho. "Il nostro Usain Bolt? Si chiama Ronaldinho: era il sogno degli sportivi di tutto il mondo e può tornare quello di prima" , la risposta del Premier a chi gli chiede un confronto tra il giamaicano volante e i suoi giocatori. Un Ronaldinho che ha lasciato buone sensazione nel match con la Juve, anche se Berlusconi non perde l'occasione per mandare subito un messaggio chiaro a Leonardo: "Mi è piaciuto, stava dietro le punte, nel vivo dell'azione. Se però giocasse sul limite dell'area di rigore sarebbe ancora più pericoloso , una posizione foriera di molte punizioni, rigori, assist magici e gol", ha spiegato il patron, rivelando quindi al suo nuovo allenatore di non avere alcuna intenzione di rinunciare alle sue ambizioni da tecnico.

Inutile che i tifosi rossoneri continuino a sperare in qualche novità (positiva) in arrivo dal fronte calciomercato: " Il mercato e' chiusissimo in entrata, nel senso che abbiamo diversi giocatori che possono essere venduti. Quando però stai al Milan - ha osservato il patron rossonero - è difficile che lo lasci: per l'ambiente, per il fatto che la società tratta le persone in un certo modo, che c'è una signorilità e una moralità che non sempre si trovano in altre situazioni". Nessun ulteriore investimento, quindi, in questo calcio che Berlusconi continua a definire folle: " Io sono molto preoccupato di questo calcio fuori dalla realtà - ha spiegato Berlusconi - i compensi dei giocatori sono inammissibili, lontanissimi dalla realtà economica in cui viviamo e dal momento difficile come questo: sono fuori da ogni parametro". Il premier è convinto quindi che "si debba fare come negli Stati Uniti, arrivare a una decisione per legge per cui sia adottato in tutta Europa un tetto salariale". E confessa di voler lavorare su questo fronte direttamente con la Uefa: "Ne ho parlato con Platini e credo che lavoreremo in questa direzione molto presto".

Non c'è però disamore nei confronti del suo giocattolo preferito, si affretta a precisare il proprietario di Mediaset, smentendo categoricamente le voci di una possibile vendita: "E' la stampa, che s'inventa una realtà che non esiste". Anche perché da parte sua non c'è nessuna intenzione di abdicare, su nessun fronte: "Il mio successore' Intendete fra cent'anni... Io - ha aggounto il premire, non è chiaro quanto scherzando - sto investendo in un istituto che vuole portare la vita media a 120 anni, cellule staminali e tutto il resto permettendo. Ma per ora pensiamo alla partita di sabato con il Siena e poi al derby".
 
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